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La ricetta del risotto ticinese

Al dente, gustoso e a km zero: ecco come fare un perfetto risotto ticinese con una marcia in più. Il segreto? Il riso coltivato nella nostra regione, sul Delta della Maggia, per un risotto ticinese al 100%.

La ricetta del risotto ticinese
Rabadan di Bellinzona
  • Una tradizione familiare

  • Il risotto è arrivato sulle tavole ticinesi secoli fa, ben prima che nella regione del Lago Maggiore si cominciasse a coltivare il riso.

  • In famiglia come nei menù di grotti e ristoranti gourmet, il risotto è un piatto che non manca mai, perché può declinarsi in mille modi. Nelle case viene cucinato anche più di una volta a settimana, con un rituale che cambia di famiglia in famiglia, perché naturalmente ogni casa ha la sua ricetta per la preparazione di un risotto perfetto. Ecco la nostra, 100% ticinese perché sfrutta solo prodotti tipici del nostro Cantone, riso compreso.

Preparazione

Rosolare la cipolla nell’olio d’oliva, aggiungere i funghi tagliati e far rosolare per qualche minuto; aggiungere un pizzico di sale e pepe. Aggiungere il riso e farlo tostare lievemente; bagnare con metà del vino bianco a disposizione ed aggiungere il brodo di pollo (caldo). A questo punto far cuocere il riso per 18 minuti circa, rimestando in continuazione. Togliere dal fuoco e aggiungere il vino rimanente. Aggiungere il burro ed infine il parmigiano. Lasciare riposare 3 – 4 minuti, eventualmente salare e pepare. Il risotto deve essere “al dente” ma non duro, inoltre deve essere morbido e leggermente liquido “all’onda” (non troppo denso).

  • Lo sapevi?

  • La semina avviene in aprile e la trebbiatura in ottobre, con un metodo “in asciutta” con frequenti irrigazioni a pioggia, siccome i terreni sono molto sabbiosi e ghiaiosi.

  • Secondo Climatop, il riso dei Terreni alla Maggia è il più rispettoso del clima tra quelli venduti in Svizzera.

Grazie alla domanda dovuta alla tradizione ticinese del risotto e all’alta qualità del riso, nel 2010 le coltivazioni - che all’inizio dell’avventura erano di appena 2 ettari – sono arrivate a una superficie di 90 ettari.
Il riso coltivato qui appartiene alla varietà Loto: un riso ovale, allungato a chicco cristallino (non perlato), gustoso e consistente. Si presta al meglio per risotti e anche per contorni e insalate, poiché non scuoce facilmente.

Non ti resta che provare.
Buon appetito!

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