Frammenti di Mevlana

 

Ascona

09.03.2024

Presso il Teatro del Gatto di Ascona si terrà lo spettacolo inaugurale del Festival "Canti e Danze Sacre", presentando "Frammenti di Mevlana".
Il sabato 9 marzo, le rappresentazioni avranno luogo alle ore 17:00 e alle ore 20:00.
Cercare il divino che è in noi attraverso il roteare su se stessi, è una pratica che si perde nella notte dei tempi. Ne troviamo traccia ancora oggi nei rituali più antichi delle tribù dell’Africa e dell’estremo oriente, alcuni studi rivelano che anche nell’antica Grecia si praticavano rituali per la divinazione utilizzando anche, questo tipo di danza, tracce analoghe si trovano nell’antica Persia. Jellaledin Rûmî (1207-1273) chiamato Mevlana
(Maestro) farà di questa pratica la preghiera che contraddistinguerà la sua Scuola Mistica, da qui, il nome di Dervisci Rotanti Mevlei.
I “Dervisci Sari Gül”, accompagnati dall’orchestra Mirabilis Ensemble sono una scuola di uomini alla ricerca del divino che è in loro. Con lo spettacolo che propongono, hanno l’obbiettivo di sottolineare l’importanza, oggi più che mai, delle idee fondamentali di tolleranza e pace tra i popoli. Lo spettacolo si compone di più parti, musicali, lettura delle poesie di Rumi, mentre i danzatori roteano su se stessi. L’evento proposto racconta del possibile viaggio spirituale che ogni uomo in cerca del ricongiungimento con il Divino può percorrere. I Semazen coloro che danzano il Sema, dopo aver percorso per tre volte lo spazio rituale in cerchio si salutano. Gli abiti bianchi, che simboleggiano la purezza, si aprono come corolle e la parte centrale disegna spirali; che convergono al cuore perno fisso ove avvengono le grandi trasformazioni e si producono nuove consapevolezze, ed intorno al quale il Semazen gira. Al termine del loro viaggio mistico, i danzatori raccolgono il manto nero e, in ginocchio, restano ancora qualche minuto in “ascolto” (questo è il significato della parola "Sema"); Lo Zikr, è la preghiera della ripetizione dei Santi Nomi, è una delle pratiche più antiche che incontriamo nella ricerca spirituale dell’uomo. Nel Cristianesimo è la preghiera esicasta, nell’Induismo il canto dei mantra. Esso racchiude antichi segreti, trasmessi da Maestro a discepolo in linea diretta. Legato a una tecnica respiratoria particolare, ha il compito di modificare la chimica del corpo nel praticante ossigenando aree cerebrali che solitamente non ricevono tale sollecitazione. In questo modo lo studente viene gradualmente condotto da colui che guida lo Zikr ad incontrare stati di coscienza superiori che nascono da un nuovo e più preciso allineamento dei suoi centri infine si allontanano, in silenzio, dallo spazio rituale dopo aver nuovamente onorato con un inchino il Tappeto Rosso che simboleggia il Maestro.

TIPOLOGIA

  • Teatro