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La tradizione del Bandir gennaio

È una tradizione un tempo tipica di tutta la Svizzera italiana che si è mantenuta in particolar modo a Locarno: l’usanza di scacciare il freddo dell’inverno facendo quanto più baccano possibile. È il “Bandir gennaio”, che si tiene il 31 gennaio di ogni anno. Conosciuto anche come “bandi gianée” o “fo genee” in dialetto, è la gioia di tutti i piccoli abitanti del locarnese, che hanno il permesso, per un pomeriggio, di fare un sacco di rumore.

La tradizione del Bandir gennaio
  • Così ci si assicura una primavera precoce

  • Tipico di Locarno! L’ultimo battello d’autunno non ha ancora lasciato il porto che qui nel Cantone più soleggiato della Svizzera si sente già la nostalgia dell’estate. Mentre nelle regioni a maggior altitudine c’è ancora neve e l’attività sciistica è in pieno fervore, nelle località attorno a Locarno si pensa già a porre fine all’inverno ed accogliere la primavera. Forse è grazie al frastuono dei bambini che l’inverno scappa via e a febbraio si possono ammirare già le prime fioriture.

Per i bambini del Locarnese dev’essere il giorno più bello dell’anno. Un giorno in cui è permesso far rumore senza preoccuparsi di dar fastidio a nessuno. Così i bimbi sfilano per le strade con barattoli di latta, padelle, pentole o tamburi e fanno rumore con tutta la forza che hanno in corpo trascinando dietro di sé i barattoli vuoti mentre percuotono le padelle. Il rumore dovrebbe cacciare gli spiriti dell’inverno e risvegliare quelli dell’estate. Una volta i bambini partivano da soli e scacciavano l’inverno limitatamente al loro quartiere. Ora, invece, questi cortei sono organizzati e i piccoli vengono accompagnati dai genitori o dai maestri. Dopo aver portato a termine il faticoso compito, ognuno di loro riceve un piccolo spuntino da mangiare in compagnia nella piazza del paese o della città. Chissà quest’anno quanto resisteranno al frastuono i poveri spiriti dell’inverno prima di abbandonarci... e risvegliare la primavera!

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