I Puffi, gli Avengers, un orso, Cappuccetto Rosso, Elvis, la Banda Bassotti, Topolino, indiani e cowboy, cavalieri, tigri e draghi. “Ma qui sono tutti matti!” L’esclamazione arriva spontanea ed è comprensibile: “Questo è ancora il Ticino o siamo finiti in un mondo parallelo abitato da strani personaggi festanti?!” La prima volta in un carnevale ticinese è così: lo stupore è grande, la sorpresa si nasconde dietro a ogni angolo e l’entusiasmo è contagioso.
Ne avevi già sentito parlare da amici che lo avevano vissuto o da ticinesi che ce l’hanno nel sangue, ma ora che sei immersa tra maschere, tamburi, coriandoli e buon umore ti rendi conto che quest’esperienza era proprio da provare. E per fortuna hai ascoltato quelli che ti hanno detto che avresti dovuto avere assolutamente un costume da carnevale. Va benissimo anche qualcosa di semplice, due vestiti colorati, un cappello strano e un paio di occhiali, ma presentarsi con vestiti normali sarebbe stato un grosso errore. Una maschera, come vuole la tradizione del carnevale in tutto il mondo, permette di essere liberi e uguali, azzerando gli ostacoli legati alla professione, al ceto, all’età e all’origine. Le maschere mettono poi subito allegria ed ecco quindi tutti gli elementi riuniti per creare lo spirito giusto.
Lunga vita al Re!
Il Rabadan di Bellinzona è tra i più grandi carnevali della Svizzera e ha oltre 160 anni di storia. In Ticino il carnevale è molto sentito e, tra gennaio e marzo, chi vuole può festeggiare per più di un mese. Maschere, risotto, musica e tanta allegria sono gli ingredienti principali.
Ti colpisce che anche al supermercato e per le strade le persone siano in costume: nella capitale – le cui chiavi sono state consegnate dal sindaco a Re Rabadan durante la solenne cerimonia del giovedì sera sulla terrazza della torre del municipio – il carnevale ha preso il sopravvento. Non puoi quindi perderti il corteo delle guggen, la sfilata dei carri di domenica pomeriggio o il risotto e luganiga serviti martedì a mezzogiorno.
Ora è sera. Sei arrivata con il treno, hai percorso la via di accesso costellata di coriandoli e con le vetrine dei negozi addobbate a tema, hai passato i controlli di sicurezza dell’entrata ed eccoti nella città del carnevale pronta a lanciarti in un ballo in una delle numerose tendine. Perché fermarsi a una soltanto? Visitale tutte e sulla strada fermati ad ascoltare il concerto di una guggen: questo grande successo suonato con tamburi e trombe sembra un’altra canzone, vero?
Il carnevale ticinese ti ha stupito e dopo una giornata di festeggiamenti capisci meglio come mai quei tuoi amici fossero così entusiasti di andare in febbraio in Ticino.
![Claudio Fontana, - figurante nelle Processioni della Settimana Santa Claudio Fontana, - figurante nelle Processioni della Settimana Santa](/dam/jcr:92553790-ff7a-415b-8342-f2db1f1011b3/348x348-personaggio.jpg)
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Romano o ambrosiano? In Ticino ci sono due tipi di carnevale che si rifanno al rito religioso predominante. Nelle valli del Bellinzonese, a Brissago e in Valle Capriasca il carnevale ambrosiano inizia il Mercoledì delle Ceneri e termina il sabato seguente.
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