Riserva forestale di Palagnedra
Intragna
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Il faggio e la fornace
La Riserva forestale di Palagnedra, sul versante destro delle Centovalli, si alza a cuneo dall’abitato di Palagnedra fino allo spartiacque del Ghiridone (2'188 metri), dalla cui vetta, in giornate limpide, il panorama è favoloso: lo sguardo abbraccia la vasta plaga del Lago Maggiore, spazia dalla Pianura padana alle Alpi vallesane, bernesi, urane e grigionesi. Se per arrivare fin qui sopra bisogna essere escursionisti provetti, l’accesso alle faggete che fanno l’ossatura della Riserva forestale è del tutto tranquillo.
La Riserva forestale di Palagnedra è un tassello della grande foresta delle Centovalli, che ben meritano il nome. Vi domina la faggeta, con popolamenti tipicamente quasi privi di sottobosco. Spettacolari le colorazioni stagionali, dal verde tenero delle foglie appena dispiegate in primavera alla colorazione rosso-bruna in autunno. Altro albero è l’abete rosso, con soggetti che a volte assumono dimensioni maestose, muniti di lunghi rami cadenti.
La zona è un eldorado per gli appassionati di geologia e mineralogia. La diversità di minerali porta le Centovalli a essere conosciute ben oltre i confini nazionali. È accertata la presenza di minerali provenienti da involucri profondi del nostro pianeta. Percorrendo i sentieri della Riserva forestale è facile scorgere rocce dalle colorazioni sorprendenti, giallognole, rossastre, bluastre, verdognole. In tempi lontani vi veniva sfruttato il calcare; al centro della Riserva, sotto maestosi faggi, è rimasta una delle maggiori fornaci per la produzione della calce.
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