Oratorio della Madonna del Monte (Sant’Anna)

Indemini

L’oratorio si situa nei pressi dell’alpe di Cedullo, ad un’ora buona di cammino da Indemini. L’edificio attuale è il risultato di successivi ampliamenti che hanno trasformato l’oratorio primitivo, che risale al XIV – XV secolo, chiudendo di volta in volta l’atrio frontale e adattandolo a campata della chiesa. La facciata attuale, trasformata nel 1906, corrisponde a quella del vecchio portico. La pianta dell’oratorio presenta quindi una successione di tre campate, terminanti nell’aula del coro voltata a botte, nella quale con molta probabilità s’identifica il nucleo quattrocentesco o cinquecentesco dell’originaria cappella montana. L’interno conserva sulla parete terminale, un affresco raffigurante una Madonna del latte di Antonio da Tradate (attivo tra il 1480 e il 1510 ca.) molto prossimo, sotto l’aspetto stilistico e iconografico, alle rappresentazioni mariane di Fosano e di Ronco di Gerra e anch’esso databile agli anni 1490-1510.

(Tratto da “La Riviera del Gambarogno” Federica Branca-Masa)

Fino al 1920 il transito delle persone e i commerci con il Gambarogno e con il Locarnese avvenivano unicamente attraverso la mulattiera che, valicando il colle di Sant’Anna, metteva in comunicazione con Gerra, Vairano e San Nazzaro. Tra il 1300 e il 1400 fu eretto il primitivo oratorio, adibito a cappella-rifugio per consentire ai passanti di sostare in preghiera e riposarsi Durante gli anni dello spopolamento il passo perse d’interesse e il patrimonio architettonico ne risentì cominciando a mostrare sempre più evidenti i segni del degrado. Un gruppo di volontari particolarmente affezionati al villaggio d’Indemini, in stretta collaborazione con il Municipio e la Parrocchia, si è impegnato a favore della tutela di queste preziose testimonianze del nostro passato. Un lavoro che non ha mancato di dare i suoi frutti: grazie al sostegno di privati e associazioni sono state rifatte la copertura in piode del tetto dell’oratorio e del rifugio (aperto tutto l’anno, dove possono pernottare fino a 12 persone). Vale la pena ricordare che è stato restaurato anche l’affresco della cappella sotto la direzione dell’Ufficio cantonale Monumenti storici e che è stato sistemato il piccolo spiazzo.

Info rifugio: Fausto Domenighetti tel. 091 795 12 22