Chiesa di S. Michele, Palagnedra

Palagnedra

L'attuale chiesa di S. Michele è stata ricostruita tra il 1663 e il 1666 su un edificio primitivo risalente al secolo XII, di cui ha conservato il coro, ora trasformato in cappella. All'interno, sulla volta e sulle pareti dell'antico coro, un notevole ciclo di affreschi di Antonio da Tradate (sec. XV) restaurato nel 1966 dal pittore Carlo Mazzi. La volta è a crociera ed ospita nelle quattro vele Cristo con i simboli degli Evangelisti, i Dottori della Chiesa, S. Michele tra i santi Maurizio ed Abbondio. Sulla parete orientale è raffigurata la Crocifissione che sovrasta l'allegoria di due mesi, sulla parete nord Cristo che porta la croce, la Veronica, Profeti, Apostoli e l'allegoria di cinque mesi. Sulla parete sud si vedono Cristo nell'orto, Profeti, Apostoli e quattro mesi. L'apertura di una porta ha causato la perdita dell'allegoria del mese di dicembre. Sotto l'arco trionfale, entro tondi, alcuni Profeti a mezzo busto. Sotto la finestra di sinistra della parete nord è ancora possibile leggere la data di esecuzione e la firma del pittore: "1490 - Antonio da Tradate". L'effetto di insieme degli affreschi è di grande suggestione per la freschezza e l'armonia delle immagini; le figure rappresentate si impongono per la loro impressionante presenza fisica in cui i panneggi non descrivono le forme anatomiche, ma attraverso le pieghe delineano motivi ornamentali e simmetrici. Le allegorie dei Mesi alla base dei dipinti descrivono le attività dei vari periodi dell'anno e rappresentano un altro elemento tradizionale della pittura popolare quattrocentesca ticinese, raccolto anche da altri due grandi pittori quali Cristoforo e Nicolao da Seregno. L'affresco della Crocifissione, pure interrotto dall'apertura delle due finestre, raggiunge un'intensità notevole.

  • Chiave c/o Consiglio Parrocchiale, Palagnedra (tel. 091 225 71 22)