Intervista al presidente di Indian Motorcycle Riders Group Lugano

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Rispondere “una sensazione di libertà” è scontato; altrettanto vero è che, il rapido susseguirsi di curve e squarci di panorama è impagabilmente inebriante. Seppur concentrato nella guida, per me questa è una forma di libertà mentale per molti versi impareggiabile.
Per la natura un po' selvaggia che la contraddistingue, piace la Val Lavizzara; in special modo il tratto di strada che costeggia il Lago Sambuco. Trovo stupendo, su un passo alpino oppure in una qualche vallata, sedermi su un prato e godermi la pace che solo il suono delle campane delle mucche riescono ad infondere.
L'espressione fratellanza non mi piace! Ritengo invece importante l'amicizia o meglio il rispetto reciproco tra Biker; che al giorno d’oggi purtroppo, vuoi per il troppo individualismo o perché il guidare la moto è diventata più una moda che una passione (quella vera dei miei tempi) per l’avventura, stanno svanendo!
Sì, certo due parole riguardo la sicurezza: 1) I Biker (uomo o donna) non dovrebbero guidare in bermuda e infradito; se portano i figli a fare un giro in moto abbiano la decenza di procurarsi un abbigliamento adeguato. 2) Invito chi si occupa di “strade sicure” di farlo per davvero. Magari, spendete un paio di minuti per parlarne con qualche motociclista; ne vale la pena credetemi!
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