Worldbuilding e Territà: leggere e narrare il paesaggio - Conferenza di Matteo Meschiari

 

Ascona

06.09.2024

La specie umana modifica da sempre il proprio habitat seguendo una duplice spinta, la trasformazione del paesaggio fisico e l’invenzione di un paesaggio culturale. In questo senso leggiamo e raccontiamo la Terra, addomesticando lo spazio non solo materialmente ma narrandolo nei modi che sono più utili per viverlo. La struttura geofisica resta, ma viene riletta attraverso miti, rituali e pratiche sociali. Questa è la “territà”, un concetto che riassume la coevoluzione e la coesistenza tra l’uomo e la Terra. Partendo dall’esperienza utopica di Monte Verità, Meschiari riflette sull’idea di natura che, nell’esperienza asconese dello scorso secolo, è stata “l’inizio”, la scelta, la meta. Tuttavia, questo paesaggio in bilico tra natura e cultura sembra aver lasciato spazio a nuove sovrastrutture di pensiero, facendoci forse perdere di vista la Territà che potrebbe aiutarci a capirlo tra passato e futuro.

Segue aperitivo.

Matteo Meschiari è uno scrittore, antropologo e geografo italiano. Da anni si occupa dell’interazione tra uomo e ambiente, esplorando temi come la percezione del paesaggio, l'ecologia culturale e la geografia umana. Ha insegnato in diverse università francesi ed è professore associato di Geografia all’Università degli Studi di Palermo Ha pubblicato numerosi libri e saggi, nei quali combina approcci antropologici e geografici con una prospettiva letteraria. Tra le sue opere: Artico nero (2016), Geoanarchia ((2017), Finisterre (2019), Geografie del collasso (2021), Landness - Una storia geoanarchica (2022).

TIPOLOGIA

  • Letteratura